AMOS COVID-19 e l’ultimo bollettino Coronavirus

AMOS COVID-19 e l’ultimo bollettino Coronavirus

È partita, in data 20 maggio, la sperimentazione presso il Dipartimento di Scienze Mediche del Policlinico Tor Vergata  dell’AMOS COVID-19.

Si tratta di un sistema ad alta tecnologia in grado di rilevare in tempo reale, i parametri significativi dei sintomi da infezione COVID 19 quali la temperatura corporea, i colpi di tosse e gli starnuti.

Tutto questo anche a distanza, grazie a una termocamera per il rilevamento della febbre; una videocamera e un sensore acustico composto da un array di 16 microfoni.

AMOS COVID-19: parte il sistema intelligente che scopre gli infetti da Coronavirus

Attraverso l’utilizzo di sensori ad alta tecnologia, di acustica, ottica e termica, combinati con l’Intelligenza Artificiale, di cui è dotato, il sistema Amos Covid-19 riconosce i sintomi anche su assembramenti di persone. Ed è in grado di segnalare in tempo reale eventuali casi di possibili infetti COVID-19.

In questo modo il sistema può essere utilizzato in spazi pubblici come ospedali, stazioni ferroviarie; poi aeroporti e aziende private per monitorare tutti i flussi di  persone in movimento.

Una innovativa tecnologia di Intelligenza Artificiale, messa a punto dalla Intecs Solutions S.p.A., azienda italiana operante nel settore Aerospazio e Difesa.

Capace, dunque, di dare l’allarme e prevenire la diffusione senza controllo del virus.

Secondo le ultime informazioni, con un dato positivo in Lombardia dove il rischio è sceso, si registra una curva in calo in tutte le regioni. A comunicarlo Silvio Brusaferro, presidente dell’ISS che analizza le percentuali rilevando che cresce, di contro, il picco degli asintomatici. questo lascerebbe pensare ad un nuovo possibile incremento di casi.

Diversamente afferma il Ministro della salute Roberto Speranza, che ai microfoni di Sky dichiara: “Serve cautela, la partita non è vinta”.

Intanto nel mondo continuano a registrarsi record di nuovi contagi, solo in India sono lievitati a 6.088, mentre negli Stati Uniti  le vittime superano quota 90mila. L’Ucraina arriva a 20 mila casi. Questo solo per citare quelli con il tasso più alto.