Bye Little Richard, rivoluzione del Rock!

Bye Little Richard, rivoluzione del Rock!

Bye Little Richard – ci lascia una leggenda del Rock, un’icona.

Il rivoluzionario cantante, aveva 87 anni, la causa del decesso, un tumore alle ossa.

A confermarlo nella giornata di sabato la famiglia del musicista.

Ho sempre pensato che il rock ‘n’ roll avesse unito le gare. Anche se ero nero, ai fan non importava. Mi sentivo bene” dichiarava alla rivista The Rolling Stones negli anni ’70.

La hit di Little Golly Good Golly Miss Molly rappresentò le classifiche nel 1958. Insieme ad altri brani famosi come Tutti Frutti e Long Tall Sally. Il cantante è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1986.

 

Little Richard nel corso della sua carriera, è stato definito in molti modi, oggi gli stessi quotidiani lo raccontano come un pioniere, un architetto un innovatore del Rock. Ma Il suo swing emozionante e carico d’adrenalina era qualcosa di più. Una miccia esplosiva che avrebbe segnato per sempre il mondo della musica. Il suo modo di essere, il modo di padroneggiare la scena e di guardare dritto negli occhi la gente, un modo per affermare se stesso e la sua identità lo confermavano come una figura fuori dagli schemi.

I suoi più grandi successi, risalenti agli anni ’50 lo ricordano come un uomo esuberate e pieno di brio. Non a caso era noto per le sue fantasiose esibizioni, grida e voce roca singhiozzante ed abiti sgargianti, ma curati in ogni dettaglio. Ha venduto oltre 30 milioni di dischi in tutto il mondo.

Bye Little Richard: una forza della natura

Tante figure del mondo dello spettacolo, oggi lo ricordano; tra questi uno dei primi, l’ex batterista dei Beatles Sir Ringo Starr ha twittato: “Dio benedica Little Richard, uno dei miei eroi musicali di tutti i tempi“.

L’elegante cofondatore Nile Rodgers ha dichiarato che si trattava della “perdita di un vero gigante“; mentre Brian Wilson dei Beach Boys ha affermato che la sua musica “durerà per sempre“.

A questi si uniscono altri big del panorama musicale come Elton John e Bob Dylan.

Qualcuno lo definì scherzosamente “un folle”, perché il personaggio che incarnava era incomparabile a tutti gli altri. Era una forza – a tutto tondo – della natura.

Little Richard dichiarò che aveva iniziato a cantare perché voleva distinguersi dai suoi fratelli, 12 di numero.

Ho fatto quello che volevo, perché volevo attenzione. Quando ho iniziato a suonare il pianoforte, urlare e cantare, ho attirato l’attenzione.”

La sua musica, abbracciata milioni di fan; e questo, in un periodo storico difficile. Basti pensare che in alcune zone degli Stati Uniti, i concerti avevano una corda al centro dell’auditorium per dividere le persone per colore.

Lo stesso artista lotterà per i suoi riconoscimenti, per quella musica spesso ostacolata da questioni razziali.

La sua figura raggiante, resterà immortale, ancorata perfettamente all’immagine di lui in piedi al suo pianoforte. Tutti Frutti, Long Tall Sally, Lucille e Good Golly Miss Molly, ricordate come una ventata d’aria fresca dopo un’era postbellica straziata.