Campeggio: i pro e i contro di una vita anti-crisi

Campeggio: i pro e i contro di una vita anti-crisi

C’è la crisi? E io vivo in campeggio

Dalla crisi economica del 2009 all’imminente era post-Covid ci sono, purtroppo, molte valide ragioni per risparmiare sui costi della vita e in particolare su quelli della casa. Eppure, anche se può sembrare penalizzante, c’è chi ha deciso di vivere in una casa mobile, dimostrando che una volta adattati ad uno stile di vita un po’ particolare, ci sono anche numerosi vantaggi. A darci prova di questo un regista eclettico e un po’ particolare, Paolo Goglio, che da 10 anni vive in un campeggio, documentando il suo modo di vivere in una playlist di successo pubblicata su Youtube.

Ecco i consigli ed i vantaggi, spiegati dallo stesso regista, su questo particolare modo di vivere.

Fattibilità

Innanzitutto la recente introduzione dello smart-working ha esteso questa possibilità quasi a tutti: il primo step infatti è l’aspetto logistico e, se siamo in grado di remotare la nostra attività, possiamo spostarci senza nessun problema. Le recenti innovazioni alle reti di telecomunicazione inoltre, garantiscono una eccellente qualità di banda anche nelle zone più isolate.

Spazio

Lo spazio abitativo è certamente ridotto rispetto ad un appartamento tradizionale, ma non manca nulla. Si tratta solamente di selezionare il necessario per vivere ed eliminare il superfluo: tutti quegli abiti, scarpe e indumenti che non indossiamo mai, tutte quelle cose che “possono sempre servire” ma in realtà non servono mai a nulla, le collezioni, i soprammobili, i servizi doppi, tripli e quadrupli di piatti, pentole, posate e biancheria.

Campeggio: tutti i vantaggi 

  1. Le pulizie di casa si fanno in poco, pochissimo tempo e ne rimane molto a disposizione per dedicarsi al proprio benessere, fare camminate nella natura o cucinare qualcosa di buono.
  2. Basta con le bollette: le utenze sono intestate al camping e vengono regolate al netto dei consumi, senza costi di allacciamento, canoni e commissioni varie.
  3. Pattumiera e raccolta differenziata vengono fatte direttamente all’interno del campeggio, evitando così la noiosa incombenza di seguire gli orari di raccolta.
  4. Intrattenimento: durante l’alta stagione il campeggio offre numerosi servizi di ricreazione. Bar, ristorante, piscina, sala da ballo o discoteca, giochi per i bambini, tornei, bocce e sport di vario genere, a seconda della posizione e della struttura.
  1. Il tempo a propria disposizione aumenta enormemente anche perché ci sono meno mansioni e meno impegni.
  2. Nessuna spesa condominiale, non ci sono ascensori da mantenere o ingressi da riarredare.
  3. Minimi consumi: le spese per luce, acqua e riscaldamento sono ridotte al minimo. L’ambiente è piccolo e con la giusta attenzione è possibile spendere poche decine di Euro al mese.
  4. Manutenzione: le casette di legno, i bungalow, le case mobili o i caravan richiedono una certa attenzione, ma i costi per mantenerle efficienti e funzionali sono comunque molto inferiori a quelli tradizionali.
  5. Tanto spazio per i bambini, che possono crescere e giocare in un’area ampia e frequentare molti compagni di gioco. Ci sono sempre zone di divertimento per tutte le età e lo spazio esterno è recintato e controllato.
  6. Sicurezza: anche se non sono esenti da qualche furtarello, i campeggi sono sorvegliati e vigilati, con telecamere di monitoraggio, custode e metronotte.

Una volta risolte le problematiche logistiche ci si adatta facilmente ad un diverso stile di vita ma ci sono, chiaramente, anche alcuni altri fattori da considerare.

Tutti gli svantaggi 

  1. Animaletti: vivere immersi nella natura significa anche saper convivere con numerose forme di vita che possono risultare moleste o fastidiose, insetti, scarafaggi e qualche topolino fanno parte dell’habitat, ma si possono facilmente combattere e in genere sono tenuti sotto controllo dalla direzione del camping e dall’ASL di zona.
  2. Isolamento: nei periodi di bassa stagione ci sono pochi residenti stanziali e ci si può ritrovare un po’ isolati. Ma è comunque occasione per scaricare lo stress e dedicarsi a ricerche interiori o relax.
  3. Residenza anagrafica: i campeggi non sono, per loro natura, in grado di concedere la residenza ai propri ospiti. E’ bene approfondire questa tematica, confrontandosi con il gestore e con l’ufficio anagrafe del comune.
  4. Maltempo: In caso di forte maltempo, o quando l’inverno è particolarmente rigido, è possibile affrontare qualche disagio, ma le soluzioni abitative sono comunque sicure, coibentate e molto funzionali dal punto di vista termico.

Dagli studi televisivi alla vita nella natura

Da oggi, questa esperienza decennale, da parte del regista Goglio, di vivere in un campeggio affacciato sulla riva di uno splendido lago prealpino, viene raccontata anche in una playlist su Youtube.

Paolo Goglio ha spostato l’asse della sua operatività dagli studi televisivi, onerosi e impegnativi, ad una casa mobile immersa nella natura, dedicandosi ai documentari naturalistici, realizzando più di 150 video distribuiti ai canali televisivi in tutta Italia, compreso un film per le sale cinematografiche.

Oggi il regista vive in uno spazio abitativo minimale ma funzionale, che gli consente di mantenere un tenore di vita più che decoroso; con impegni, mansioni e spese molto contenuti. Da questo risparmio di costi e di tempo è nata la possibilità di dedicarsi ad un inedito format televisivo, che si intitola “Io vivo in campeggio”; il tutto con una playlist pubblicata su Youtube, Facebook e distribuita sui principali siti e blog del suo circuito.

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L’ultimo anno è stato durissimo, molto difficile, carico di sofferenze e difficoltà, ma ora è giunto il momento di riprendere il cammino, rialzarmi e ripartire. Così ho concepito questa playlist che documenta lo stile di vita molto particolare che conduco ormai da oltre 10 anni. Vivere in campeggio, come vedremo nelle divertenti clips, ha i suoi pro e i suoi contro; ma preferisco concentrarmi sui vantaggi e sugli aspetti positivi e costruttivi. Per esempio il rapporto costante con la natura e con gli spazi silenziosi, mi consente di elevare le mie ricerche artistiche; per esprimere contenuti sempre più autentici, profondi e indipendenti. Nasce così un nuovo concetto di comunicazione moderna, supportata dalle sofisticate tecnologie che consentono di realizzare, con minima spesa, produzioni ad elevato standard qualitativo”. Racconta il regista Goglio.

Una storia molto particolare che sta suscitando l’interesse delle case di distribuzione e di reti nazionali; intenzionate a portare sul piccolo schermo questo tipo di storie.

Il mio sogno è portare questo insolito format in TV per rieditarlo in una serie televisiva. Sto ricevendo anche contatti da associazioni, scuole, enti o parrocchie che vogliono organizzare un incontro; per proiettare e discutere insieme le tematiche che emergono dai numerosi filmati”; continua entusiasta il regista Paolo Goglio.

I video della playlist “Io vivo in campeggio” sono disponibili sul canale di Paolo Goglio: youtube.com/c/PaoloGoglio e sul suo blog personale all’indirizzo www.paologoglio.com.

By CS.net

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