Ischia: il castello aragonese simbolo dell’isola

Ischia: il castello aragonese simbolo dell’isola

Nel cuore di Ischia, arroccato su un isolotto baciato dal sole e accarezzato dal mare, sorge uno dei castelli più visitati ed apprezzati dell’isola partenopea. Durante i secoli nella fortezza si sono avvicendati popoli e dominazioni, storie e protagonisti, che l’hanno resa quella che è oggi. Ossia un simbolo non solo della città ma anche depositaria di una memoria antica da riscoprire. Con le chiese, i conventi, le prigioni ed i lussureggianti giardini che si aprono su panorami incantevoli. Percorriamo insieme la sua storia che comincia nel 474 a.C. quando Gerone da Siracusa pone la prima pietra del Castrum Gironis.

La storia del castello di Ischia

Progressivamente è crocevia di popoli, ad esempio i romani, ed il castello rimane per secoli un rifugio sicuro contro Visigoti, Arabi, Normanni, Svevi e Angioini. In epoca medioevale è indicato come Insula Minor per distinguerlo dalla più grande Isola d’Ischia. Tuttavia il periodo di splendore comincia nel 1441 quando Alfonso D’Aragona imprime all’isolotto la fisionomia che lo caratterizza tutt’oggi. Trasforma completamente il preesistente Maschio angioino, innalza poderose mura difensive e fa scavare nella roccia la galleria di accesso pedonale. Costruisce alloggi reali per cortigiani e servi, ed ampie sale attraversate nei tempi da nomi illustri, come quello di Francesco D’Avalos e Vittoria Colonna. Che si sposano il 27 dicembre del 1509 nella cattedrale medievale del castello. L’arrivo della poetessa anima questa dimora di celebri presenze con artisti come Michelangelo, Ariosto, Jacopo Sannazaro e Giovanni Pontano.

Ischia

Luoghi e terrazze da visitare

Durante la peste nel Seicento la fortezza è luogo di un miracolo che vede protagonista San Giovanni della Croce, patrono di Ischia. Il Santo contrae il morbo e guarisce miracolosamente esattamente nel luogo dove oggi sorge la cappella a lui dedicata, lungo la galleria di accesso pedonale. Con la nascita della Repubblica Partenopea nel 1799 diventa carcere politico con detenuti illustri: Poerio, Pironti, Nisco, Agresti. L’8 giugno del 1912 il castello viene venduto all’Asta ed è acquistato da Nicola Ernesto Mattera che inizia una serie di restauri. Grazie alla famiglia Mattera oggi la struttura è tornato al suo antico splendore ed è possibile visitarla a partire dalle bellissime chiese come quella dell’Immacolata. Che offre con il suo belvedere una magnifica vista del Borgo di Ischia Ponte e della Spiaggia dei Pescatori per perdersi nel blu del mediterraneo.

Informazioni utili

Il castello si trova il località Ischia Ponte attualmente è chiuso a causa dell’emergenza Covid-19 dal 5 novembre e riaprirà a data da stabilirsi. È possibile seguire gli aggiornamenti ed avere altre informazioni sul sito castelloaragoneseischia.com