Italia Cina la verità oltre le fake news

Italia Cina la verità oltre le fake news

Blog – Italia Cina la verità oltre le fake news sul coronavirus.

Qualche settimana fa, avevamo parlato dei miti (da sfatare) sul coronavirus, eppure – nonostante l’impegno di molti, al fine di tutelare le persone dalle fake news – si è diffuso in larga scala un altro picco “epidemiologico”: quello della cattiva informazione cha fa da padrona nell’intero panorama mondiale.

Infatti, sin dalle prime notizie sul coronavirus, le persone sono state “bombardate” di informazioni, per lo più poco attendibili e questo ha generato caos, malcontento e panico. Oltre all’aumento di malattie psicosomatiche.

La diffusione, come tutti sanno parte dalla Cina. E fin qui potremmo dire tutto nella norma. Di seguito il dilagare delle ipotesi, molte disparate, che non hanno pertinenza con la stessa. Altre più o meno attendibili. Ma se partiamo dal presupposto che medici e ricercatori per primi si esprimono con il termine “nuovo” non dovremmo stupirci del fatto che il virus è rimasto sconosciuto per la maggiore. A questo segue la conoscenza e l’esaminazione dello stesso che, per quanto si voglia dire, è ancora sotto esame. Il vaccino, allo stato attuale, è ancora un’incognita. Mentre gli esperti sono scissi in varie terapie per migliorare il più possibile le condizioni del pazienti affetti da covid-19.

Italia Cina la verità: “voci di corridoio”

La verità è che nessuno, per quanto lungimirante sapeva e poteva prevedere l’entità del danno. Così in Italia come nel resto del mondo, ha dovuto fare i conti con questo male e, peggio, nessuno inizialmente sapeva con certezza quale sarebbe stato l’esito di una pandemia né la tragedia ad essa correlata.

È colpa della Cina che non ha dato l’allarme in tempo e non ha comunicato all’OMS quanto stava accadendo” Sostengono alcuni. Voci che non solo hanno aggravato maggiormente l’opinione pubblica sulla Cina che, già in ginocchio per il virus ha subito aggressioni verbali e un linciaggio mediatico.

Lo stesso Presidente Trump, lo chiamava inizialmente il “virus cinese”. Ma poi ha dovuto fare lui stesso i conti con il Coronavirus tant’è che gli Stati Uniti oggi, risultano lo stato con il maggior numero di vittime.

Segue

Poi sono nate celle di utenti che han da subito gridato al complottismo. “È un virus creato in laboratorio”; ha sostenuto qualcuno. Oppure “è colpa dell’America che vuole rallentare la corsa della concorrente Cina alla potenza mondiale”. Insomma tra le “storie di ordinaria follia” si può annoverare di tutto.

Come se non bastasse, mentre il resto del mondo lotta per la sopravvivenza, sono state intraprese azioni legali contro la Cina. Ad esempio in Italia, l’Hotel De La Poste di Cortina d’Ampezzo e il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) hanno denunciato le autorità cinesi perché non avrebbero attivato le adeguate misure di contenimento e di comunicazione all’OMS previste dalle normative internazionali.

Anche nel resto del mondo la Cina è stata presa di mira da chi si è sentito e si sente vittima di tutto quello che è accaduto e sta accadendo; soprattutto per le a ripercussioni sull’economia globale.

Verrebbe da dire che l’unica cosa sicura che ha provocato il nuovo coronavirus, è la confusione. Se riflettiamo sul fatto che si tratta di un virus mai esistito prima nell’uomo e quindi del tutto sconosciuto nei sintomi, nelle cause e negli effetti, si fa presto a tirare le somme.

La stessa OMS – che di colpe da scontare ne avrà – ha dichiarato che ad oggi la fonte di SARS-CoV-2, cioè il Coronavirus che provoca la malattia COVID-19, è sconosciuta.

Italia Cina la verità: il “reservoir ecologico”

Le informazioni attualmente a disposizione, come afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità, suggeriscono “un’origine animale e che non sia un virus costruito” in laboratorio, come alcuni hanno sostenuto e continuano a sostenere perché convinti che la verità in questi casi non viene fuori e si è soggetti alle manipolazioni.

Probabilmente – ma non è sicuro – il “reservoir ecologico” di SARS-CoV-2 risiede nei pipistrelli. SARS-CoV-2 appartiene a un gruppo di virus geneticamente correlati, tra cui SARS-CoV (il coronavirus che provoca SARS) e una serie di altri coronavirus, isolati da popolazioni di pipistrelli.

L’Istituto superiore di Sanità, poi, spiega che:

La comparsa di nuovi virus patogeni per l’uomo, precedentemente circolanti solo nel mondo animale, è un fenomeno ampiamente conosciuto (chiamato spill over o salto di specie;) e si pensa che possa essere alla base anche dell’origine del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Al momento la comunità scientifica sta cercando di identificare la fonte dell’infezione”.

In merito alla Cina, c’è da rilevare che si è sempre dimostrata ben predisposta nei confronti dell’Italia; lo abbiamo constatato quando ha inviato, in piena emergenza, soccorsi e aiuti di vario genere. Tra questi, medici specialisti che ci hanno subito “bacchettato” per la troppa gente in giro. Fenomeno che a tutt’oggi resta l’unico invariato. Alle ipotesi azzardate dal primo momento ne sono susseguite altre. Citarle tutte comunque avrebbe solo uno scopo fine a se stesso.

Alcuni Dati e la risposta di Carlo Capria

Oggi il 36% della popolazione italiana – come emerge da un sondaggio SWG dei primi giorni di aprile 2020 –  vede nella Cina il principale partner strategico in questa era di emergenza e post-emergenza sanitaria da Covid-19.

Una percentuale minore, cioè del 30%, pensa invece che il partner ideale è costituito dagli Stati Uniti. La percentuale restante è indecisa tra l’uno e l’altro Stato.

Il Canale Youtube “O LIVE” ha rivolto delle domande su tutto questo a Carlo Capria, dirigente della Presidenza del Consiglio di Ministri e all’Avvocato Emiliano Vignola.

Le domande rivolte sono in merito alle opinioni e alle informazioni che hanno a disposizione relativamente alla provenienza del virus; i rapporti tra Italia e Cina durante questo periodo così difficile e come vedono il futuro di questi rapporti tra i due Paesi.

Anche per quanto riguarda le denunce da parte di strutture ed enti privati italiani alle autorità cinesi. Risposte che confermano l’amicizia tra Italia e Cina oggi e sempre di più nel futuro.

E poi le spiegazioni e opinioni sul perché queste denunce alla Repubblica Popolare Cinese: ricerca di pubblicità? O potrebbe essere tutto giustificato dalla paura di rimanere senza lavoro, dalla disinformazione generata dalle fake news?

Italia Cina la verità: questo e molto altro sul tema nelle risposte dei 2 intervistati.

L’intervista a Carlo Capria, dirigente della Presidenza del Consiglio di Ministri è raggiungibile al link www.youtube.com/watch?v=VRmQF1-ACB8&feature=youtu.be.

Mentre l’intervento dell’Avvocato Emiliano Vignola è raggiungibile al link https://www.youtube.com/watch?v=5Q2HctrO2xY&feature=youtu.be.