Omceo Bari: per i medici ritardi per carenza vaccini

Omceo Bari: per i medici ritardi per carenza vaccini

Omceo Bari – Vaccinazione Covid-19 per i medici: ritardi principalmente dovuti a carenza di vaccini. L’Omceo ribadisce che il consenso informato deve essere acquisito da un medico

Bari, 13 febbraio 2021. Il Consiglio dell’Ordine dei medici di Bari si è riunito ieri in videoconferenza per affrontare il tema del piano vaccinale per il Covid-19.
Per l’occasione, oltre al Presidente Filippo Anelli, al Vice Presidente Franco Lavalle e a tutti i membri del Consiglio direttivo dell’Omceo Bari, hanno preso parte all’incontro virtuale l’Assessore regionale alla Salute Pier Luigi Lopalco, il Direttore Generale Asl Bari Antonio Sanguedolce, il Direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl Bari Domenico Lagravinese e la Direttrice sanitaria della Asl Bari Silvana Fornelli.

Tutti i presenti hanno ribadito il diritto di tutti i medici alla vaccinazione in via prioritaria.
Dal dibattito è emerso come gli attuali ritardi rispetto al calendario prestabilito per la vaccinazione dei liberi professionisti e di odontoiatri, oltre che degli specialisti convenzionati esterni siano principalmente legati a un ritardato arrivo delle dosi di vaccino. La Asl Bari per voce dei presenti ha rassicurato che le prenotazioni per la somministrazione del vaccino procedono in base agli elenchi forniti dalle Regione Puglia e scaricati dalla piattaforma per la raccolta della manifestazione di interesse per la vaccinazione Covid-19 (https://www.sanita.puglia.it/web/pugliasalute/adesione-al-vaccino-sanita).
Per questo, l’Ordine invita tutti i colleghi che non si fossero ancora registrati a compilare con sollecitudine l’apposito modulo sulla piattaforma predisposta dalla Regione Puglia.

Omceo Bari: piano vaccinale per il Covid

Infine, il Consiglio dell’Ordine ha ribadito che, in base alla Legge 219 sulle DAT, a quella 24/17 e all’articolo 35 del codice deontologico, il consenso informato alla vaccinazione Covid-19 previsto dalle disposizioni ministeriali, così come qualsiasi altro atto medico, non può essere acquisito da un operatore sanitario generico ma esclusivamente da un medico il quale ha il compito di illustrare al cittadino, sulla base della rilevazione dello stato di salute del paziente, gli stati patologici possibili anche se improbabili di una prestazione sanitaria.

A tale scopo la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici – Fnomceo ha già inviato una nota a tutti gli Ordini d’Italia; e chiesto al Ministero della Salute e all’Agenas di precisare le modalità di acquisizione del consenso informato. Che non può essere una mera raccolta di dati ma deve essere frutto di un colloquio tra il medico ed il cittadino.

Ufficio Stampa – Kibrit & Calce

Roberta Franceschetti