Salviamo il Museo di Villa Verdi, fondi per il restauro

Salviamo il Museo di Villa Verdi, fondi per il restauro

Salviamo il Museo di Villa Verdi: al via il crowdfunding per il restauro della villa del grande Maestro e Compositore.

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Piacenza, 10 settembre 2020. Nei giorni scorsi, è partita la campagna di raccolta per salvare il Museo di Villa Verdi, la dimora dove il grande compositore visse per 50 anni, situata a Sant’Agata di Villanova sull’Arda (PC), che ora rischia di chiudere per mancanza di fondi utili a finanziare urgenti lavori di restauro e sostenere lo staff.

A prendersi cura di questo pezzo di storia, sono gli eredi del Maestro, che grazie ad i soli apporti personali sono riusciti a mantenerne inalterato l’antico splendore.

La recente epidemia da Covid-19, che si è aggiunta alla totale assenza di contributi statali, potrebbe causarne la chiusura totale al pubblico. Per quanto ovvio, si spera che ciò sia solo per un tempo limitato.

Salviamo il Museo di Villa Verdi: Il crowdfunding culturale, in crescita in Italia

Al fine di tutelare l’abitazione dell’artista, considerata un vero “gioiello” si è pensato di procedere alla raccolta fondi, per salvare quello che oggi è considerato un vero Museo dedicato al famoso compositore.

Il crowdfunding culturale in Italia è sempre più una realtà. Nell’ambito di una crescita generale e sistemica del fenomeno, che ha fatto registrare un +59% nel 2019, la “raccolta dal basso” nell’ambito dei beni culturali e artistici macina numeri importanti.

Il 70% degli imprenditori italiani valuta positivamente il sostegno a progetti ed eventi culturali: il 51% considera strategico l’investimento in cultura nel lungo periodo e dunque lo integra nelle proprie strategie di marketing; il 36% delle imprese ha ripreso gli investimenti in cultura negli ultimi tre anni. Occorre sdoganare al più presto il cortocircuito mentale e sistemico secondo cui “con la cultura non si mangia”.

Pensando soprattutto ad un Paese come l’Italia che detiene il numero più elevato di giacimenti culturali del Pianeta.

Il crowdfunding mi piace perché è un’attività socialmente utile”, afferma Emanuela Negro Ferrero, CEO di Crowd Team, startup innovativa a vocazione sociale specializzata in servizi e prodotti in ambito blockchain e crowdfunding per la cultura, editrice di www.innamoratidellacultura.it, primo portale italiano per il crowdfunding culturale

In questo senso considero che lo strumento oggi è pronto. E’ dimostrato che funziona e che piace alle persone. Affinché però entri a far parte del comportamento abituale è necessario far fiorire a livello collettivo la conoscenza. Una buona idea non basta. Quello che serve ora è aiutare le persone ad aumentare le proprie competenze. Servono capacità personali, relazionali, comunicative e digitali”, conclude Emanuela Negro Ferrero.

Per sostenere il Museo di Villa Verdi rimandiamo al link della campagna di crowdfunding per Villa Verdi: https://bit.ly/3lMpz6Q

Riguardo Innamorati della Cultura e Crowd Team

Innamoratidellacultura.it è una piattaforma di crowdfunding dedicata all’arte e alla cultura italiana. Il progetto è ideato e gestito da Crowd Team, startup fintech a vocazione sociale con sede a Milano e Matera.

Il team è composto da persone con esperienza ventennale in ambito strategico, nel marketing e nella comunicazione, per il largo consumo e la cultura.

Una felice realtà che offre consulenza per lo sviluppo e la gestione di piattaforme di crowdfunding reward e donation in ambito arte e cultura, equity, lending e di piattaforme con sistema blockchain, per aiutare a:

  • Sviluppare piattaforme e whitelabel (cioè servizi creati e perfezionati da zero, che è possibile personalizzare in base a brand e necessità);
  • Creare una landing page e poi una campagna mirata per la raccolta di nominativi e fondi
  • Progettare campagne e progetti speciali.