Film Horror Storie Vere, i racconti che hanno ispirato i film

Film Horror Storie Vere, i racconti che hanno ispirato i film

Film Horror Storie Vere: quando il folklore diventa un cult.

Un racconto horror, che dir si voglia, si basa sempre e comunque sulla fervida immaginazione dell’autore. Ci basti pensare a personaggi truci come lo scrittore Edgar Allan Poe, definito “maestro dell’horror” per eccellenza o, per avviarci ai giorni nostri, a personaggi come Stephen Edwin King. Ma come si fa, a rendere un racconto horror più spaventoso? come fanno sceneggiatori e scrittori dell’horror o del giallo a rendere le storie più avvincenti e, spesso agghiaccianti? Presto detto: basta affermare che tutto “è basato su una storia vera“.

Questa è una tecnica che gli editori di libri, produttori di film e così via, hanno usato per decenni. In quanto la “presunta storia vera”, che abbia o meno un senso, è alla base di un buon prodotto finito. La maggior parte di questi film, bisogna dirlo, si basano in realtà, su vere proprie “bufale”, inventate di sana pianta per attirare più pubblico possibile.

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Altri attingono al comportamento inspiegabile, maniacale e spesso criminale di alcune persone o dal folklore. Ad esempio: tutti – più o meno – abbiamo sentito una storia che parlava di un adolescente problematico che ha ispirato un film sulla possessione demoniaca; oppure come una serie di “bufale” (ci teniamo a ripeterlo) ha lanciato una serie di film importanti; o come, infine, il folklore secolare sulle pazzie di alcuni individui, ha ispirato un serial killer in qualche film analogo.

Ad ogni modo, che si tratti di becera manipolazione o di una verità quantomeno parziale, molti dei film pervenutici fino ad oggi hanno lasciato qualche dubbio sospeso a metà tra il credo/non credo.

Film Horror Storie Vere: in ordine cronologico i film che hanno fatto la storia

Nosferatu (1922)

Il titolo originale “Nosferatu: A Symphony of Horror“, in Italia “Nosferatu il vampiro“, racconta la storia del conte Orlok. Chiaramente ispirato al Dracula più famoso, quello di Bram Stoker del 1897, narra di una storia analoga al testo di Stoker. Tuttavia, su questa produzione c’è una serie infinita di peripezie: i registi del film non hanno potuto ottenere il permesso dalla famiglia del defunto Stoker per adattare il libro, così hanno fatto alcuni cambiamenti. 

Film Horror Storie Vere
Film Horror Storie Vere – Nosferatu flickr.com

A parte il dramma dei diritti d’autore, le storie di esseri non-morti che si nutrono dei vivi esistono da molto più tempo del romanzo di Stoker. Non a caso, l’idea moderna dei vampiri si è probabilmente evoluta da vecchie credenze popolari europee. Prima che la gente capisse come si diffondono le malattie, il “vampirismo” potrebbe essere stato, sospettano gli storici, un modo per spiegare le morti per la peste, la tubercolosi e altre malattie invisibili che devastavano le comunità.

Regioni diverse avevano modi diversi di “fermare i vampiri”. In Romania, un rimedio era quello di tagliare il cuore di un sospetto vampiro (cioè, un cadavere) e bruciarlo, riducendolo in cenere.
Quasi tutti sanno che Stoker basò il suo Dracula su “Vlad l’Impalatore“, alias Vlad III Dracula, un sovrano della Valacchia in Romania del XV secolo. Tuttavia, nelle note di ricerca di Stoker per il romanzo, egli registrò che “dracula” significa “diavolo” nella lingua valacca. Ciononostante, gli studiosi sospettano che si sia appropriato del nome senza sapere molto di Vlad. In ogni caso, c’era già molta narrativa sui vampiri a quel tempo; ad esempio il poema epico di Lord Byron The Giaour (1813), il penny dreadful Varney the Vampire (1847) e il romanzo Carmilla (1872), solo per citarne alcuni.

L’Esorcista del 1973

Durante l’agosto 1949, il Washington Post pubblicò almeno due articoli sull’esorcismo di un ragazzo di 14 anni avvenuto nel Maryland. In uno di essi, il giornale riportò, “il ragazzo scoppiò in un violento capriccio di urla, imprecazioni e frasi in latino, una lingua che non aveva mai studiato”. Questa storia ispirò all’autore William Peter Blatty il romanzo del 1971 <<L’esorcista>>, che fu la base del film The Exorcist del 1973 con il famoso Max von Sydow, nel ruolo di padre Lankester Merrin, e una giovane ragazza, Linda Blair, che impressionò tutti con la sua “possessione demoniaca”, a quei tempi piuttosto suggestiva.

Film Horror Storie Vere
Film Horror Storie Vere – The Exorcist (scena).flickr.com

In realtà, il ragazzo che ha ispirato il personaggio di Regan era probabilmente tormentato, non posseduto. Un cittadino del Maryland di nome Mark Opsasnick,. che non ha mai creduto a questa storia, indagò e pubblicò le sue scoperte su Strange Magazine nel 1999.

Opsasnick è riuscito a trovare il ragazzo della storia e ha intervistato persone che lo conoscevano (anche se non ha rilasciato il nome del ragazzo), e ha concluso che questi aveva probabilmente problemi mentali e stava emulando il latino del prete.

Nel 1999, in un’intervista con il Washington Post, Opsasnick riconobbe che, sebbene fosse affascinato dalla sua scoperta, poche altre persone si sarebbero probabilmente interessate. E infatti, quando il Post contattò un uomo che viveva accanto alla casa dove si supponeva avesse avuto luogo l’esorcismo, egli rispose: “Non mi interessa proprio”.

Amityville – 1979

Per certi versi, la storia di Amityville, (località degli Stati Uniti d’America nella Contea di Suffolk, nello Stato di New York),. è diventata più famosa di altre per via del cruento pluriomicidio avvenuto nel lontano 1974. 

Il 13 novembre, il 23enne Ronald “Butch” DeFeo Jr. uccise tutta la sua famiglia mentre dormiva; l’omicidio passò alla storia come il massacro di Amityville. Un anno dopo, la famiglia Lutz acquistò la casa e sin dai primi giorni raccontò di sentirsi spesso osservata.

La coppia, George e Kathy Lutz, affermò di aver sperimentato scioccanti fenomeni paranormali; melma verde che trasudava dalle pareti, una creatura con gli occhi rossi che si manifestava nell’abitazione; e diversi membri della famiglia che levitavano nei loro letti. Le affermazioni furono riportate nel libro di Jay Anson del 1977 The Amityville Horror, che ispirò, di conseguenza, il film del 1979 con lo stesso titolo, il quale diede seguito a molti altri film.

Film Horror Storie Vere – la casa di Amityville
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Nonostante il cruento omicidio, la storia si rivelò una “bolla di sapone” (ovviamente). Già poco credibile fu smentita dallo stesso avvocato di Butch DeFeo, che ammise, in seguito, come lui, George e Kathy avevano inventato questa storia dell’orrore davanti a molte bottiglie di vino“. Il resto si commenta da sè.

Eppure il racconto sollevò il profilo di Ed e Lorraine Warren, una coppia che fu coinvolta nella storia di Amityville e aiutò, in un certo senso, a renderla famosa.
I Warren, molto conosciuti ai giorni nostri, si presentavano come sensitivi, chiaroveggenti e indagavano su fenomeni paranormali di ogni tipo. Però in tanti sospettavano della loro intrusione in molte storie, vuoi per notorietà vuoi per compensi economici. In realtà c’è chi dice che il loro intervento è stato anche provvidenziale … chissà.

Il serpente e l’arcobaleno del 1988

Nel 1985, uno studente americano, di nome Wade Davis pubblicò un libro dal titolo estremamente lungo:

The Serpent and the Rainbow: A Harvard Scientist’s Astonishing Journey into the Secret Societies of Haitian Voodoo, Zombies, and Magic.

The Serpent and the Rainbow (1988)

In esso, Davis sosteneva di aver scoperto che le società segrete di Haiti usavano la tetrodotossina – una tossina che si trova nel pesce palla – per ingannare le persone e indurle a pensare che fossero morte e tornate in vita come zombie, come folklore haitiano racconta. Molti altri scienziati hanno denunciato l’affermazione di Davis come una balla, compreso l’esperto di tetrodotossina C.Y. Kao, che l’ha definito “un caso di frode scientifica accuratamente pianificato e premeditato”.

La storia attirò l’attenzione del regista horror Wes Craven, che adattò il libro nel film del 1988 The Serpent and the Rainbow con Bill Pullman nel ruolo di un ricercatore di Harvard basato su Davis. In un articolo apparso nel 1989 su Latin American Anthropology Review, l’antropologo Robert Lawless sembrò considerare ciò appropriato, dato che il libro sembrava già “la prima bozza di un film di Hollywood con Davis stesso come un eroe alla Indiana Jones”.

The Haunting in Connecticut, 2009

The Haunting in Connecticut, dell’esordiente Peter Cornwell fu tradotto in Italiano come “Il Messaggero“. Anche in questa storia, come in quella che segue, Ed e Lorraine Warren fanno la loro apparizione.

A dieci anni di distanza da Amityville, i Warren sono stati coinvolti dalla famiglia Snedeker.  I coniugi Allen e Carmen Snedeker, affermarono di aver vissuto fenomeni paranormali all’interno dell’abitazione sita nel Connecticut, affittata nel 1986. La cosa più scioccante è che entrambi sostennero di essere stati posseduti o molestati dai demoni.

Parte del modus operandi dei Warren era di sollecitare aiuto per pubblicizzare queste storie”, spiegò Benjamin Radford vicedirettore della rivista Skeptical Inquirer. I Warren assunsero un romanziere horror di nome Ray Garton per scrivere un libro sulla persecuzione degli Snedeker; però Garton si rese conto subito, che molte delle informazioni non avevano proprio senso  e questo lo potò a fare marcia indietro.

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Infatti, lo scrittore, si oppose alla decisione del suo editore di vendere il libro del 1992 In a Dark Place: The Story of a True Haunting, ammettendo che la storia non era assolutamente vera.

Tuttavia, nel 2009 uscì un film ispirato al caso Snedeker, intitolato The Haunting in Connecticut. “Sospetto che il film inizierà con le parole: ‘Basato su una storia vera’”, dichiarò alla stampa Garton. “Siete avvisati: Qualsiasi cosa che inizia con un’affermazione di questo tipo, sta cercando di convincervi con troppa facilità a credere in qualcosa che probabilmente non è vero”.

The Conjuring, 2013 e poi …

Ed e Lorriane Warren, erano soliti definirsi “demonologi“, una frase che nei film con Vera Farmiga – Lorraine Warren – e Patrick Wilson – nel ruolo di Ed Warren – viene ripetuta diverse volte. L’appellativo, così come la storia dei coniugi, ha dato vita e seguito a diverse pellicole ispirate, più o meno ai loro racconti e a quanto riportato all’epoca dalla stampa locale.

I Warren hanno promosso così tante storie di presenze demoniache e/o spirituali, durante la loro decennale carriera, che era quasi inevitabile che diventassero a loro volta protagonisti di film horror.

Gli attori Patrick Wilson e Vera Farmiga hanno dato vita a molte pellicole, The Conjuring (2013), The Conjuring 2 (2016), The Nun (2018) e Annabelle Comes Home – Annabelle 3 – (2019), e The Conjuring 3 – Per ordine del diavolo, del 2021.

Il primo film di Conjuring è incentrato sulla famiglia Perron, che nei primi anni ’70 affermò che gli spiriti stavano infestando la loro casa, nel Rhode Island. Il film fa anche riferimento a un precedente caso Warren su una bambola presumibilmente infestata, che ha ispirato i film spin-off Annabelle (2014), e saga  Annabelle: Creation (2017) e Annabelle Comes Home.

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Il secondo Conjuring si apre con l’infestazione di Amityville; poi passa al coinvolgimento dei Warren con il poltergeist di Enfield fuori Londra alla fine degli anni ’70. Questo sequel presenta anche una suora demone ispirata al demone Valak, che Lorraine aveva affrontato proprio in casa sua; trama che ha portato allo spin-off The Nun.

Non è un mucchio di favole“, disse Ed Warren al Connecticut Magazine nei primi anni ’70. “Tutti hanno sperimentato una forma di attività soprannaturale o un’altra”.

The Conjuring 3 si concentrerà probabilmente su un processo per omicidio colposo del 1981; Arne Cheyenne Johnson imputato per omicidio, aveva sostenuto di essere innocente, in quanto al momento del crimine, era posseduto dal diavolo. I Warren testimoniarono in difesa di Johnson; ciononostante la giuria non credette assolutamente a questa dichiarazione, e restituì un verdetto di colpevolezza. 

Che si tratti di verità, anche se parziale o di assoluta fantasia c’è da dire che sfortunatamente sono soprattutto racconti di cronaca spesso inspiegabili e, probabilmente l’esasperazione, come conseguenza dei fatti ha portato il pensiero comune a sviluppare queste narrazioni per voler quasi dare a tutti i costi un volto a episodi che non troveranno mai pace.