Lawang Sewu il palazzo delle mille porte

Lawang Sewu il palazzo delle mille porte

In Indonesia nel cuore della frenetica Semarang, capitale del Central Java, sorge Lawang Sewu. Un edificio che dall’esterno potrebbe sembrare come una qualsiasi altra costruzione dell’epoca coloniale, tuttavia le sue sale hanno visto guerra, sofferenza, e sangue. Quali aspetti della storia indonesiana rappresenta? Fatti cruenti realmente accaduti che negli anni si sono sposati con racconti locali, creando una leggenda nera fatta di oscure e inquiete presenze. Scopriamo insieme le vicende che hanno portato questo posto a diventare un luogo funesto.

Gli eventi tragici avvenuti a Lawang Sewu

Il nome di Lawang Sewu, che significa nella lingua giavanese mille porte, deriva dal suo aspetto architettonico composto da innumerevoli ingressi, archi e finestre. Progettato da Cosman Citroen, dalla ditta di J.F. Klinkhamer e B.J. Quendag, la sua costruzione comincia nel 1904. L’uso è inizialmente destinato alla prima compagnia ferroviaria nelle Indie orientali olandesi, la Nederlands-Indische Spoorweg Maatschappij. Finché nel 1942 subisce una svolta sinistra, quando i giapponesi invadono l’Indonesia prendendo il controllo dell’edificio. In particolare occupano il seminterrato sfruttandolo come prigione, luogo di torture ed esecuzioni, dove i carcerati vivevano e morivano terribilmente. Tre anni più tardi, dal 14 al 19 ottobre 1945, la struttura è teatro della Battaglia dei Cinque Giorni. Nel 1992 il governo la dichiara proprietà culturale dell’Indonesia, sfortunatamente, questo non fa molta differenza perché la sua fama oscura comincia proprio da quel momento.

Lawang Sewu

I luoghi infestati

Negli anni seguenti infatti il sito inizia ad avere la reputazione di essere popolato da spettri. Molti dei quali sarebbero collegati ai fatti atroci consumati in questo posto. Ci sono testimonianze di diverse persone che, dopo aver varcato il cancello dell’edificio hanno visto presenze nella sala principale. Chi una grande mano nera, altri un pocong, cioè un fantasma indonesiano e malese. Secondo il folklore è l’anima di una persona morta intrappolata nel suo sudario. Tra i luoghi misteriosi c’è il seminterrato, che ha un androne chiamato corridoio dei fantasmi. A detta della popolazione locale, rimanendo lì, in silenzio, potrebbe mostrarsi un ombra con occhi verdi che striscia dall’alto cercando di avvicinarsi. Le manifestazioni tuttavia negli anni non si sono limitate a quelle visive. C’è infatti un vecchio pozzo nel cortile, mai aperto e tuttora chiuso, dal quale avrebbero sentito spesso urla di dolore e paura.

Lo spettro della donna suicida

Gli avvistamenti di presenze non finiscono qui, nel 2003 durante le riprese del programma Dunia Lain, di TransTV, è stata registrata una figura femminile. Sarebbe una donna olandese che si è tolta la vita proprio nel seminterrato durante la detenzione. I residenti della zona testimoniano che, questa creatura astrale dai capelli lunghi, è spesso vista nei vicoli intorno all’edificio. Dopo un lungo stato di abbandono il governo indonesiano ha preso la decisione di trasformare Lawang Sewu in un’attrazione turistica. Nel 2011, la First Lady Ani Yudhoyono ha inaugurato il sito e ha aperto uno degli edifici per i tour. Malgrado gli sforzi per dare un’immagine diversa alla struttura, questo posto è probabilmente destinato a essere considerato uno dei luoghi più infestati dell’Indonesia.