Record per il Made in Cuneo

Record per il Made in Cuneo

CUNEO – Record per il Made in Cuneo a tavola. Con un balzo del 12% è infatti record storico per le esportazioni agroalimentari nel 2022 anche se preoccupano gli effetti del conflitto in Ucraina con i rincari dell’energia e delle materie prime agricole sempre più gravosi per le imprese agricole cuneesi. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Cuneo. Proprio così. La Francia si conferma il principale mercato di sbocco dell’enogastronomia cuneese (146 milioni di euro, in aumento del 12%) davanti alla Germania (113 milioni, in calo del 10%), mentre gli Stati Uniti sono al terzo posto (90 milioni di euro con un tasso di crescita del 5%).

Nei primi tre mesi del 2022 – spiega Coldiretti Cuneo – si è verificato un vero boom di prodotti alimentari Made in Cuneo in Canada con un sorprendente +190%, superando i 34 milioni di euro in valore. È andata molto bene anche nel Regno Unito (56 milioni di euro) con un +19% che evidenzia come l’export agroalimentare cuneese si sia rivelato più forte della Brexit, dopo le difficoltà iniziali legate all’uscita dall’UE, e in Russia (21 milioni di euro) con il +40%.

Record per il Made in Cuneo a tavola

All’estero le vendite del Made in Italy sono sostenute soprattutto dai prodotti base della dieta mediterranea come il vino, che svetta sul podio con una crescita del 18% nei primi mesi, davanti a frutta e verdura fresca, pasta, formaggi, olio d’oliva e salumi. Il vino è il prodotto italiano più gettonato negli Usa. Lì rappresenta quasi un terzo dell’intero valore dell’export agroalimentare, secondo l’analisi Coldiretti, grazie anche al traino degli spumanti che crescono addirittura del 18%. E non è finita qui.

Proprio negli Usa, a New York, va in scena in questi giorni il Summer Fancy Food 2022, il più importante evento fieristico mondiale dedicato alle specialità alimentari. Coldiretti e Filiera Italia si mobilitano insieme all’Ice per smascherare il falso Made in Italy nel mondo. Lo fanno con una grande mostra che mette a confronto le autentiche specialità nazionali con le brutte copie più diffuse.