A Tivoli un nuovo Presidio Slow Food: l’uva Pizzutello

A Tivoli un nuovo Presidio Slow Food: l’uva Pizzutello

TIVOLI – A Tivoli arriva un nuovo Presidio Slow Food: l’uva Pizzutello. I più anziani del posto la chiamano, però, soltanto “uva corna”. Il motivo? Semplice: la forma dei suoi acini, allungati e leggermente ricurvi, che la rendono inconfondibile. Quest’uva da tavola nel Tiburtino è una vera e propria istituzione.

Così importante da essere stata offerta in dono a due diversi pontefici, Leone XIII e Pio X, nel corso degli ultimi tre secoli. Ma le tracce della storia del Pizzutello, appena divenuto Presidio Slow Food, ci riportano indietro nel tempo fino a un’epoca storica ancora più lontana.

A Tivoli un nuovo Presidio Slow Food: l’uva Pizzutello

È addirittura nelle pagine della “Naturalis Historia” dello scrittore latino Plinio il Vecchio, vissuto nel primo secolo dopo Cristo, che compaiono le prime testimonianze di una tipologia di uva coltivata nel territorio di Tivoli e Pompei che sembrerebbe essere riconducibile al Pizzutello.

«Il Pizzutello lo coltiviamo negli orti, non nelle vigne», dice Bruna Grossi, referente dei sei produttori storici che aderiscono al Presidio Slow Food, per un totale di circa 25 quintali annui di uva. In altre parole, significa che non si pianta a filari, bensì a pergole, sulle quali si aggrappano le viti, sotto le quali invece talvolta vengono seminate lattuga, fave e piselli. Accanto a loro, poi, spesso ci sono le rose, custodi e sentinelle delle uve che colorano e profumano gli orti tiburtini.

Spiega Gabriella Cinelli, referente della Condotta Slow Food Tivoli e Valle dell’Aniene e cuoca dell’Alleanza Slow Food:

«Questo riconoscimento è punto di partenza per continuare a valorizzare l’enorme potenziale che abbiamo nel territorio Tiburtino e nella Valle dell’Aniene, consapevoli che ogni alimento è anche un bene culturale oltre che gastronomico».

Ogni anno, alla fine dell’estate, Tivoli celebra la propria uva più tipica con la Sagra del Pizzutello. Una tradizione storica che quest’anno ricorre il 12 e 13 settembre, quando si potrà degustare l’uva appena colta e anche quella trasformata in confettura.