Albano Laziale: nuovo hub Covid-19 Regione Lazio

Albano Laziale: nuovo hub Covid-19 Regione Lazio

L’ospedale Regina Apostolorum di Albano Laziale diventa punto di riferimento della zona dei Castelli Romani per i pazienti affetti da Corona virus. Un ulteriore passo concreto nella costruzione di una rete contro il propagarsi del contagio visto l’aumento dei casi positivi, arrivati a 193.

Apre un hub Covid-19 ad Albano Laziale

Anche gli ospedali privati scendono in campo nella emergenza corona virus, e ad Albano Laziale la clinica Regina Apostolorum diventa un hub Covid-19. Questa struttura è accreditata al sistema sanitario nazionale e mette a disposizione 70 posti letto. I primi 20 pazienti sono arrivati e attualmente sono posizionati nel terzo piano della struttura. Un piano completamente attrezzato proprio per fronteggiare al meglio i contagiati dal temibile virus, così fanno sapere le suore Paoline. Nei prossimi giorni sarà trasformato tutto il blocco operatorio in reparto di Terapia intensiva con 14 posti di rianimazione dedicati ai pazienti Covid-19. Inoltre viene implementato anche il reparto dialisi, sono anche offerti due posti per turno a pazienti infetti.

Un’intesa regionale sul supporto da parte del personale ospedaliero

L’emergenza del paese è palese visto che il 47% dei positivi è a Roma, e solo nel Lazio hanno eseguito più di 17.000 tamponi. Perciò le aziende sanitarie hanno siglato una intesa ed è fondamentale poter contare su un numero elevato di posti letto aggiuntivi. Tuttavia un ulteriore elemento dell’accordo riguarda il personale, per favorirne l’impiego nel modo più utile ed efficace possibile. Le strutture private si adopereranno per favorire, su richiesta di quelle pubbliche, il distacco di proprio personale sia medico che infermieristico. Sempre sulla base delle necessità che la Regione Lazio e le Aziende sanitarie esprimeranno in funzione dell’emergenza. Ovviamente tutto ciò senza compromettere naturalmente l’equilibrio gestionale delle strutture. Per tutta la durata dell’emergenza sono infatti sospese le norme relative alla incompatibilità del servizio pubblico e privato. Inoltre hanno disposto tamponi su tutto il personale sanitario a rischio.