Corona virus: aumenta il numero dei guariti

Corona virus: aumenta il numero dei guariti

Per il secondo giorno consecutivo in Italia scende sia l’incremento dei malati che quello delle vittime di corona virus, i pazienti guariti sale. Tuttavia è ancora troppo presto per riscontrare i risultati effettivi della quarantena, effetti che si vedranno non prima del 4 aprile.

Lombardia: calo dei ricoveri da corona virus

Dal principio dell’emergenza è la prima volta che in Lombardia i ricoveri ospedalieri diminuiscono e questi dati sono certamente positivi. Hanno dimesso dal San Matteo di Pavia il Paziente 1, l’uomo di 38 anni di Codogno ritenuto il primo caso di Corona virus in Italia. L’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera afferma che:

“Possiamo dire che è il primo giorno positivo, non è il momento per cantar vittoria ma finalmente vediamo una luce in fondo al tunnel”!

Complessivamente sono 7.432 le persone guarite in Italia dopo aver contratto l’infezione, questi i nuovi dati sulla emergenza. Ciononostante i contagiati tra gli operatori sanitari sono 4.824, il doppio della Cina, e sono 19 i medici deceduti a causa del corona virus. Ora bisogna evitare che le curve di crescita della epidemia nelle regioni del nord non si ripeta nel sud Italia.

Una stretta su controlli e misure di quarantena

Per contenere la malattia viene attuato un giro di vite sui controlli, saranno impiegati droni per monitorare gli spostamenti dei cittadini sul territorio. Tutto ciò è previsto da una disposizione dell’Enac che consente di derogare ad alcune norme del regolamento sugli aerei a pilotaggio remoto. Inoltre al fine di garantire il contenimento dell’emergenza epidemiologica potrebbe esserci anche un decreto per inasprire le sanzioni per chi viola le norme anti-contagio. Infine bisognerà attendere aprile prima di riuscire a vedere gli effetti delle misure più restrittive adottate l’11 marzo, successivamente a quelle del 9 marzo. Questa è la valutazione del fisico Giorgio Parisi, esperto di sistemi complessi dell’Università Sapienza di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Effettivamente il numero dei decessi sta aumentando, ma a un ritmo più lento di prima e potrebbe continuare ad aumentare per un tempo molto lungo.