Capodanno, ecco come “sopravvivere” alla tavola

Capodanno, ecco come “sopravvivere” alla tavola

ROMA – Capodanno, ecco il vademecum per “sopravvivere” alla tavola. Proprio così. A suggerirlo, per iniziare il 2022 con i migliori propositi e mantenere la salute e non acquistare sovrappeso senza rinunciare ai piaceri della convivialità, è l’Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopisti digestivi ospedalieri (Aigo). I medici affermano che al cenone di fine anno è difficile rinunciare ai brindisi. Tuttavia è importante sapere che negli uomini la dose massima giornaliera è di 1-2 bicchieri di vino, mentre nelle donne di 1 bicchiere.

Gli esperti, facendo appello al buon senso e alle regole della dieta mediterranea, fanno presente inoltre che anche nei soggetti sani l’alcol può causare, seppur in dosi moderate, sintomi da reflusso o bruciore. Assolutamente. In particolare il paziente con malattia di fegato non dovrebbe assumere bevande alcoliche. Al contrario, il paziente con disturbi funzionali, come intestino irritabile, può concedersi un brindisi. D’altronde le feste di fine anno faranno anche registrare il massimo di domanda dello spumante italiano con circa 85 milioni di tappi di spumante stappati solo in Italia.

Capodanno, il vademecum per “sopravvivere” alla tavola

Riguardo ai cibi tipicamente presenti sulle tavole nel periodo natalizio, i medici sottolineano che sono notoriamente più ricchi di grassi animali e zuccheri. Tali elementi possono favorire disturbi come cattiva digestione, gonfiore addominale, reflusso gastroesofageo, essendo difficilmente digeribili anche per le persone in buona salute. Aigo sostiene dunque, senza demonizzare le eccellenze gastronomiche, che è bene tenere presente che in alcune persone con difficoltà nell’assorbimento del lattosio, prodotti caseari freschi, creme e intingoli possono favorire i disturbi e diarrea.

Nello specifico, si evidenzia l’importanza delle verdure nell’alimentazione, ma anche di di controllare “comportamenti” sbagliati come la velocità nell’assunzione del cibo e l’abitudine di fumare tra un pasto e l’altro. Evitare altresì la sedentarietà dopo il pasto. Si consiglia un po’ di movimento fisico per favorire la digestione. In tal modo si migliora pure la regolazione glicemica. Insomma, festeggiare sì, ma senza esagerare. E tanti auguri.