Il vaccino americano verso la fase finale Covid-19

Il vaccino americano verso la fase finale Covid-19

Il vaccino americano contro il nuovo coronavirus è stato ritenuto sicuro nella prima fase di studio umano e sperimentazione.

Secondo le ultime news, uno dei primi candidati al vaccino contro il nuovo coronavirus è sviluppato dalla società statunitense Moderna e dall’US National Institutes of Health.


Stando alle fonti, l’organizzazione di ricerca medica, dovrebbe diventare la prima negli Stati Uniti a entrare nella fase finale dei test clinici. I risultati preliminari suggeriscono che è sicuro e in grado di indurre una risposta immunitaria contro il virus.

Moderna prevede di entrare nella fase III di sperimentazione clinica il 27 luglio, e spera di testare il vaccino su 30.000 persone; comprese quelle le cui circostanze le mettono ad alto rischio di contrarre il coronavirus.

I 45 volontari che hanno ricevuto il vaccino sperimentale, come parte della sperimentazione di fase I per la sicurezza hanno sviluppato anticorpi contro il coronavirus nel sangue.

Inoltre, nessuno ha avuto gravi effetti collaterali. Questi volontari erano sia adulti sia giovani, e i test preliminari sugli anziani sono ora in fase di controllo.

A prescindere da tutto, questa è una buona notizia“; ha detto il consulente sanitario del governo americano Anthony Fauci all’Associated Press. Ci sono attualmente 23 candidati per il vaccino americano contro il coronavirus negli studi clinici in tutto il mondo.

Mentre si lancia il vaccino americano, in Europa le maggiori potenze discutono

Le coperture per il viso non saranno obbligatorie negli uffici in Inghilterra; ha asserito martedì il ministro della salute del Regno Unito Matt Hancock ai deputati. Questo, a partire dal 24 luglio.

Ciò ha fatto seguito al precedente annuncio del governo che dichiarava come le persone in Inghilterra erano tenute a indossare i dispositivi di protezione per il viso sia nei negozi che nei supermercati.

Il motivo è che negli uffici si tende a passare molto tempo con le stesse persone; e quindi il modo per fermare la diffusione del virus in questi luoghi è di avere una distanza sociale; che sia di due metri o un metro“.  Ha detto in data 14 luglio Hancock su BBC Radio 4.

L’epidemiologo Rowland Kao, dell’Università di Edimburgo, dice che negli uffici è ovviamente più semplice che si verifichi il contatto tra le persone.

“Il tracciamento dei contatti sarà vitale per prevenire un’epidemia di grandi dimensioni”, sostieneKao; dunque indossare dispositivi e mantenere il distanziamento minimo è di fondamentale importanza.

Inoltre, l’epidemiologo, aggiunge che la riduzione delle infezioni dovute al contatto casuale, avrà un ruolo importante nel permettere che lo stesso tracciamento dei contatti funzioni bene.

Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha dichiarato che il governo stava rischiando la salute pubblica “per coprire le spalle di un ministro” dopo che – appunto – il ministro Michael Gove fu fotografato mentre entrava in un negozio di alimentari a Londra senza mascherina di protezione. Per pronta risposta, il portavoce del primo ministro ha dichiarato che le mascherine non sono necessarie per l’acquisto di cibo da asporto.

Inghilterra, Nuova Zelanda e Italia

Il primo ministro britannico Boris Johnson ha detto sempre in data 14 luglio, che ci sarà un’inchiesta indipendente sulla cattiva gestione della pandemia di coronavirus da parte del governo; anche se non è ancora chiaro chi guiderà l’inchiesta e quando inizierà. Dopo averlo definito “un disastro, un incubo per il paese”, Johnson ha affermato che si terrà conto di capire gli errori commessi dallo stesso Governo.

Sicuramente ci sarà un’inchiesta su quanto è successo“, ha aggiunto rivolgendosi al Parlamento, allegando al discorso che però questo, non è il momento giusto perché il Regno Unito è ancora nel bel mezzo della pandemia.

La Nuova Zelanda deve essere preparata a nuovi focolai di coronavirus”, ha dichiarato recentemente ai giornalisti il primo ministro del Paese, Jacinda Ardern.

Nel suo discorso, asseriva che la Nuova Zelanda userà l’isolamento locale per contenere eventuali nuove epidemie; con l’imposizione di un isolamento a livello nazionale, se necessario. La strategia della Nuova Zelanda è volta a eliminare completamente il virus dal Paese.

In Italia, il Premier Giuseppe Conte proclamava 6 giorni fa, lo stato di emergenza fino al 31 dicembre; ma poi, nella serata stessa alla asseriva:

Non ho detto che c’è stata una decisione, è un tema che dobbiamo affrontare e a farlo sarà il governo in modo collegiale nel debito confronto con il Parlamento“.

Intanto, con il nuovo Dpcm, fino al 31 luglio le regole in vigore, pubblicate in Gazzetta cui si rileva che restano chiuse fiere e discoteche, rincara il concetto che è ancora d’obbligo l’uso della mascherina.

Intanto, il numero di morti in tutto il mondo ha superato i 585.000. Il numero di casi confermati è di oltre 13,6 milioni. Purtroppo, il numero reale dei casi con molta probabilità è molto più alto.