Krampus: l’infausta antitesi del Natale

Krampus: l’infausta antitesi del Natale

Krampus: Chi è? e cosa ha a che fare con il Natale? La sua storia, che a molti potrebbe sembrare un racconto ordito ad opera d’arte, ha radici ben più profonde e, per quanto strano rappresenta una parte più intrinseca e viscerale dell’aspetto natalizio … quello che per molti versi resta “sepolto sotto la neve”, nella coscienza tetra e inintelligibile di molti.

Nessuno me ne voglia se, in questi giorni di festa, l’attenzione si sposta altrove. In luoghi dove aspetti più truci e poco attinenti alla realtà, differiscono dall’origine stessa dell’affetto, e dello spirito che dovrebbe attraversare l’animo delle persone. Un’essenza che, tangibilmente, va per la maggiore ad evidenziare solo la rovinosa “caduta” di molti.

Ad ogni modo, questa creatura simbolica e leggendaria, è il male in persona: l’anti-Santa Claus che, a differenza di quest’ultimo, giungeva a punire tutti coloro (prevalentemente bambini) che si erano comportati male in vita. Tuttavia, le leggende più diffuse si restringono al periodo dell’anno. Una creatura simile a Freddy Krueger, che giungeva nei sogni della gente, tanto che nessuno era più capace di distinguere la realtà dalla fantasia. Un incubo dal quale era impossibile fuggire e, per molti, anche più terribile del diavolo stesso.

Leggenda o no (quantomeno secondo la cultura popolare) quando Babbo Natale usciva a distribuire regali ai bambini buoni di tutto il mondo, accadeva, nel contempo un evento diametralmente opposto. Alcuni miti narrano – appunto – che i bambini con una condotta arrogante, ricevevano diversamente la visita di una creatura spaventosa: Krampus.

Da dove nasce questo mito? E perché Krampus appare proprio nel periodo natalizio?

Krampus è una creatura mitica, spesso raffigurata con le corna e un volto demoniaco. Secondo il mito, che probabilmente ha avuto origine nell’attuale Germania e Austria, Krampus, è anche chiamato Klaubauf, Toife, Toifi o Toifl (una parola simile a diavolo).

Alcune leggende, invece, sostengono che la parola Krampus deriva, dal tedesco antico “krampen“, che significa artiglio. Nel continente europeo è conosciuto con altri nomi. Come ad esempio: Knecht Ruprecht, Pelzebock, Schmutzli. Si tratta, ovviamente, di un demone che si aggira per le strade. L’arrivo è preannunciato dall’inquietante suono di campanelli e catene arrugginite. Suoni spettrali che si verificano nell’arco di due settimane, (quelle pre-natalizie) spaventando la popolazione con la sua presenza. Il suo aspetto è delineato da tutti come una creatura simile all’incubo.

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Al contrario, diversi studiosi, tra cui Matthäus Rest, antropologo presso il Max Planck Institute for the Science of Human History in Germania, sostiene l’ipotesi che il nome “Krampus” sia stato introdotto a Vienna nel XIX secolo, ma non ne è certo. Ad ogni modo il folklore vuole, che i Krampus di tutto il mondo, appaiono la sera del 5 dicembre, o “Krampus Nacht” (si scrive anche Krampusnacht). La Krampus Nacht precede di poco la festa di San Nicola, il 6 dicembre. In sostanza, il Krampus è considerato una sorta di “poliziotto cattivo” del Natale.

Il Demone, prendeva di mira i bambini villani e profondamente egoisti, colpendoli con un ramo dell’albero noto come “switch” (una frasca di betulla che con un colpo feroce li trasportava all’inferno); oppure, in casi più gravi prima li sequestrava di nascosto occultandoli in un cesto, e poi li picchiava. Se i bambini erano “buoni”, non venivano rapiti, e si svegliavano il 6 con i regali sotto l’albero. Al contrario, i maligni e i ribelli, venivano picchiati senza pietà e, secondo i racconti più feroci, molti di loro venivano sventrati e le viscere con i corpi gettati nella bocca dell’inferno, mentre le anime erano intrappolate in un loop, dove rivivevano sempre lo stesso giorno, l’egoismo, la paura e la morte. Una punizione perpetua, una condanna senza perdono, che non vedrà mai più la luce del giorno.

Ancora oggi, in alcune zone, le persone si travestono da Krampus il 5 dicembre e partecipano a eventi chiamati “corse dei Krampus“. Questa pratica è particolarmente diffusa in Germania e in Austria.

Non è del tutto chiaro quando e come sia nata quest’usanza

La tradizione dei Krampus ha sicuramente diverse origini, che si collocano in contesti storici e geografici diversi. Sembra che durante l’Illuminismo (1685-1815), Krampus sia apparso a Vienna, dove poi venne usato come strumento educativo per insegnare ai bambini l’obbedienza e la disciplina.

Nel XVII e XVIII secolo, le sfilate di carnevale divennero popolari in Baviera e nelle zone montuose dell’Austria, e il Krampus potrebbe essere stato integrato nelle sfilate. Le autorità cercarono di vietarle, in parte perché portavano i giovani a ubriacarsi e a fare disordini. Però, la leggenda di Krampus, potrebbe essere nata in Baviera dopo la Guerra dei Trent’anni (1618-1648).

Krampus non è l’unica creatura mostruosa che appare in questo periodo dell’anno. Il 12 dicembre è dedicato a Perchta, che a volte appare come una creatura simile a una strega che sventra le ragazze che non hanno consumato tutta la lana dell’anno. Questo giorno è popolare anche nella Germania meridionale e in Austria. (Storicamente, lavorare a maglia era essenziale per la sopravvivenza nella Germania meridionale e nell’Austria alpina, e il mito di questa creatura incoraggiava le ragazze a lavorare a maglia).

Krampus
Perchta

Popolarità in crescita

La notorietà di Krampus ha avuto alti e bassi nel corso degli anni. A metà del 1800 era praticato solo in alcune piccole regioni della Baviera, del Tirolo e del Salisburghese. Nel 21° secolo, i festeggiamenti per i Krampus sono più popolari che mai, con eventi che si svolgono in tutto il mondo.

Ad ogni modo, il demone, passa alla storia come il punitore dei bambini disobbedienti e che si comportano immoralmente alla vigilia di Natale. Le iconografie, lo raffigurano come mostruoso, con denti aguzzi, occhi rossi, corna, e un corpo ricoperto da una pelliccia scura e folta. La lingua rossa, di fuoco, e le zampe simili a quelle di un fauno,  con una cesta sulla schiena, (dove trasporta, appunto, i bambini all’inferno).

Krampus

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In altre culture Krampus è rappresentato anche da un vecchio dalla folta barba e dai capelli grigi. L’aspetto simile a quello di un eremita, con i capelli arruffati, ricorda San Nicola, con occhi penetranti, truci e glaciali. L’esistenza di questa creatura era una credenza comune nei villaggi delle Alpi, specialmente nelle terre dell’Austria e dell’Ungheria. La sua antichità può essere fatta risalire a diecimila anni, molto prima della nascita di Gesù Cristo.

Nel folklore croato, Krampus è la rappresentazione degli spiriti maligni e il re dell’oscurità. La relazione tra San Nicola e Krampus è un’analogia per l’eterna lotta tra il bene e il male.  Attualmente la leggenda di Krampus è diventata popolare e, giovani di molte regioni d’Europa, in particolare Austria e Ungheria, escono travestendosi per fare la “corsa dei Krampus“. In questo evento, i giovani camminano per le strade vestiti come il demone, spaventando bambini, giovani donne e anche adulti. In alcune zone rurali ci sono i Krampus che escono con dei bastoncini di betulla, (come suddetto) uno strumento con cui fanno finta di frustare i bambini, e soprattutto le adolescenti.

L’arrivo del Cristianesimo

La crescita dell’interesse per questo personaggio è dovuta in gran parte alla popolarità che San Nicola acquisì nel XIX secolo. Krampus è un’antica tradizione pagana germanica, diffusa in tutta la geografia alpina. In origine, i coloni alpini di quella che oggi è la Baviera si vestivano con pelli e ossa di animali e si macchiavano il viso con il carbone, radunandosi intorno ai falò nel tentativo di spaventare i demoni dell’inverno.

L’usanza fu perseguitata dalla Chiesa cattolica, finché nel XVII secolo il pragmatismo fu più forte dei divieti, e la figura di Krampus fu legata a quella di San Nicola, cristianizzando la tradizione. Più recentemente, questa pratica folcloristica è stata perseguitata dal regime austrofascista di Engelbert Dollfuss. Alcuni dei rituali associati a Krampus sono considerati patrimonio culturale immateriale dall’UNESCO. Figure simili a Krampus, (con nomi diversi), si trovano in Germania, Svizzera, Italia, Slovenia e Repubblica Ceca. Tuttavia, è in Austria dove Krampus ha la maggiore presenza oggi e dove si verificano le più alte concentrazioni e rappresentazioni di queste creature.

Per chi fosse interessato, segnaliamo questo film: Krampus – Natale non è sempre Natale