La Papessa Giovanna: donna al soglio pontificio

La Papessa Giovanna: donna al soglio pontificio

È l’857 e Giovanni VIII guida la processione da San Pietro alla residenza Laterana, quando improvvisamente il santo padre si accascia al suolo. Il Papa è una donna, la papessa Giovanna, in preda alle doglie del parto e poco dopo partorisce. La folla inferocita porta la donna e il bambino fuori dalle mura e li uccide entrambi lapidandoli.

Giovanni Anglicus diventa la Papessa Giovanna

La storia di Giovanna incomincia a Meganza, sulla riva del Reno, la bambina nasce da una coppia di missionari inglesi. La giovane all’età di 12 anni si innamora di un monaco e decide di entrare nel monastero facendo credere di essere un uomo. Prende il nome di Giovanni Anglicus per stare vicino al suo amato. La vita al monastero si articola tra la preghiera e lo studio mentre la notte è dedicata agli incontri amorosi. L’inganno viene però scoperto e i due cacciati dal monastero intraprendono un lungo viaggio verso l’Europa, ad Atene il compagno di Giovanna muore. Lei arriva a Roma e intraprende l’attività di insegnate. È apprezzata dagli studenti che ne ammiravano l’eleganza, mentre teologi e filosofi la rispettano per la saggezza e le conoscenze teologiche. Ed è così che, morto Leone VI, Giovanna sale al soglio pontificio con il nome di Giovanni VIII ovvero la Papessa Giovanna.

Le prime testimonianze storiche

Salita al soglio pontificio Giovanna si innamora del suo valletto e rimane incinta fino al tragico epilogo. Sono molti i misteri che aleggiano intorno a questa storia, è solo leggenda? O davvero una donna è riuscita a diventare tanto potente da arrivare a ricoprire il ruolo del Papa? Ci sono fatti e vicende che dimostrano che effettivamente una donna è diventata Papa. La prima testimonianza è del XIII secolo: il TRACTATUS DE DIVERSIS MATERIIS PRAAEDACABILIBUS SEUN DE SPTEM DONIS SPIRITU SANCTI, del domenicano francese Etienne Bourdun. Etienne ha trascritto una vicenda scritta nello stesso secolo da un altro domenicano Martino Polono che diffonde la storia.

La sedia usata per esaminare il futuro Papa

La papessa Giovanna

Un’altra prova che testimonia l’esistenza del papato di Giovanna è l’uso da parte della Chiesa di una sedia stercoraria. Questa sedia con un foro in mezzo serviva per fare un esame sull’uomo designato successore di Pietro. Il papa sedeva sulla sedia e un esaminatore verificava i genitali del santo padre. Dopo la verifica il commissario pronunciava le parole MAS NOBIS NOMINUS EST ovvero il nostro candidato è uomo. La chiesa non nega l’uso della sedia di cui esiste un esemplare e non nega nemmeno il suo uso per la consacrazione papale. Perché fare una verifica del genere? Forse perché c’è stato un precedente imbroglio? Testimonianza dell’uso della sedia la si trova negli scritti del gallese Adam Usk che nel 1404 è a Roma e segue l’incoronazione di Innocenzo VII. Infatti durante la sua incoronazione viene proprio usata la sedia per la verifica genitale.

Il processo a Jan Hus

Un’altra vicenda che lascia sorpresi è quella del processo inquisitorio avvenuto nel 1413 a Jan Hus. L’uomo è processato per aver predicato la falsa dottrina della fallibilità papale e afferma:

“Molte volte i Papi sono caduti nel peccato e nell’errore, per esempio quando Giovanna che era donna fu eletta Papa”!

Nessuno contesta quella frase, forse perché il suo pontificato viene riconosciuto dalla chiesa all’epoca. Infine c’è il misterioso cambiamento della via sacra. San Pietro in Laterano è situato dalla parte opposta rispetto alla basilica di San Pietro; le processioni papali viaggiavano con frequenza dall’una all’altra. Un rapido sguardo alla cartina di Roma dimostra che la via sacra, oggi via san Giovanni, è la via più breve e diretta tra i due luoghi. Tuttavia è proprio in questo luogo che la papessa ha dato alla luce il bambino e da quel giorno è evitata.

La statua di Giovanni VIII nel Duomo di Siena

la papessa Giovanna

Nel 1486 Giovanni Burcardt, vescovo di Orte, descrive cosa è successo quando una processione papale infranse la tradizione. Il vescovo Burcardt spiega di come il Papa ha attraversato la via sacra sia all’andata che al ritorno passando dal Colosseo. Cioè passando da quella strada dritta dove Giovanni Anglico ha dato alla luce un bambino per questa ragione i papi non percorrono quella via. Il papa infatti è rimproverato dal vescovo di Firenze, dal vescovo di Massano e da Ugo Benci sottodiacono apostolico. Questa testimonianza dimostra che il papato di Giovanna è accettato dai funzionari della corte pontificia. Dimostra anche che la processione 100 anni prima passava proprio di la. Infine esiste una statua nel duomo di Siena che ritrae Giovanni VIII, un segno indelebile che la Papessa è veramente esistita. Le opinioni sono contrastanti ma resta il fatto che Giovanna continua ad essere un personaggio misterioso e affascinante.