Nasce il pecorino di Carmasciano, un nuovo Presidio Slow Food

Nasce il pecorino di Carmasciano, un nuovo Presidio Slow Food

CARMASCIANO – Nasce il pecorino di Carmasciano, un nuovo Presidio Slow Food. L’unicità del formaggio sta nelle caratteristiche del suo territorio, di cui scrisse anche Virgilio nell’Eneide: merito delle sorgenti sulfuree di quest’area, situata in Irpinia.

Quel luogo è la valle d’Ansanto. La Mefite di Rocca San Felice è un piccolo lago alimentato da pozze sulfuree, che ribolle a seguito delle emissioni di gas provenienti dal sottosuolo.

Nasce il pecorino di Carmasciano, un nuovo Presidio Slow Food

È in quest’angolo della Campania, e più precisamente in Località Carmasciano (nei Comuni di Sant’Angelo de’ Lombardi, Rocca San Felice, Guardia de’ Lombardi, Frigento e Villamaina), che nasce il pecorino di Carmasciano. Che è particolare per due ragioni, come illustra Angelo Lo Conte, fiduciario della Condotta Slow Food Irpinia Colline dell’Ufita e Taurasi:

«La prima sono le caratteristiche esalazioni di zolfo che, entrando nel circolo della crescita delle erbe spontanee e quindi dei foraggi di cui si nutrono le pecore, si riscontrano anche nel latte. I sentori si ritrovano pertanto anche nel formaggio».

La seconda ragione riguarda invece gli animali:

«Le pecore – prosegue Lo Conte – sono di due razze differenti, chiamate laticauda e bagnolese, entrambe tipiche dell’Irpinia».

 

In virtù di queste caratteristiche, il pecorino di Carmasciano conserva un forte legame con un territorio che fatica a riprendersi dal terremoto del 1980.

«È l’unica zona dell’Irpinia a non aver subito uno stravolgimento, nonostante le gravi perdite causate dal sisma – spiega Lo Conte – È scampata all’edificazione e non è stata oggetto di quelle promesse di sviluppo industriale che spesso poi non sono state mantenute. Questo territorio è rimasto una zona agricola al riparo anche dalle sirene che hanno ammaliato agricoltori di altre aree, dove sono state avviate colture industriali di barbabietole e tabacco, causando la perdita di biodiversità e tradizione. E provocando gravi danni di inquinamento ambientale».

Oggi le aziende che producono il pecorino di Carmasciano del Presidio Slow Food sono soltanto 6. Un vero e proprio patrimonio dell’enogastronomia.