Un fondo per la ristorazione

Un fondo per la ristorazione

ROMA – Un fondo per la ristorazione da ben 56 milioni di euro è in arrivo a beneficio dell’aggiornamento tecnologico delle attrezzature che riguardano il settore Horeca e hospitality. Proprio così. Si tratta di un’importante boccata d’aria per tutte quelle attività commerciali che da due anni a questa parte stanno vivendo un autentico incubo, fiaccate prima dal Covid e adesso dall’aumento spropositato dei costi di energia e gas, con le bollette che sono letteralmente schizzate.

Ricordiamo che è stato proprio grazie alla pandemia se il cosiddetto “fuori-casa”, ovvero l’Horeca, ha avuto una crescita così marcata, pari addirittura al +110%. Ciò è avvenuto perché, tra tendenze “no green pass” e necessità di mantenere il più possibile il distanziamento sociale tra le persone, gli spazi al chiuso dei singoli ristoranti erano diventati insufficienti. Pertanto un allargamento agli spazi esterni si rendeva quanto mai opportuno (e inevitabile). A tale proposito si registra anche l’importante intervento dell’Efcem, che riunisce i produttori di attrezzature professionali per la ristorazione e il lavaggio professionali.

Un fondo per la ristorazione

Ecco dunque cosa scrive l’Efcem: “Attraverso la concessione e l’erogazione di contributi a fronte di investimenti in macchinari professionali e altri beni strumentali durevoli, il fondo ha l’obiettivo di promuovere e sostenere le imprese di eccellenza nei settori della ristorazione e della pasticceria e valorizzare il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano”. In particolare lo stanziamento riguarda “56 milioni di euro, di cui 25 milioni per il 2022 e 31 milioni per il 2023”.

Il fondo prevede l’erogazione di un contributo in conto capitale non superiore al 70% delle spese totali ammissibili e alla quota di 30.000 euro per ciascuna impresa. Per avere informazioni su come e quando presentare le domande di agevolazione bisogna cliccare sul sito internet del Ministero delle politiche agricole (www.politicheagricole.it) o sul portale di Invitalia (www.invitalia.it).