Mattia Fiaschini: morte a Blue Mountains

Mattia Fiaschini: morte a Blue Mountains

Mattia Fiaschini era un 24 enne che da sempre  sognava in grande. Amante della vita, brillante. Un coraggio personificato alla ricerca di una libertà che voleva vivere con tutto se stesso.

Amato e stimato da tutti, condivideva da sempre con familiari e amici le sue grandi passioni.

Si era trasferito a Sydney, dove lavorava come cameriere e barman. Aveva scelto, come pochi coraggiosi, di vivere all’estero e di mantenersi per portare avanti i suoi ideali, i suoi pensieri, il suo armonioso stile di vita.

Il ragazzo, originario di Cesenatico, si allontana il 29 gennaio. Le ultime tracce, immortalate da una videocamera di sorveglianza, lo vedono in un fermo immagine nella stazione di Blackheath. Nello stesso luogo, il telefono aggancia per l’ultima volta la cella. Di lui più nessuna notizia.  Pochi giorni dopo, in data 2 febbraio, il corpo senza vita di Mattia è ritrovato in fondo al Balzer Lockout, uno strapiombo sotto l’Hanging Rock, nelle Blue Mountains – Australia.

Mattia Fiaschini: il ritrovamento

“Il cadavere dell’escursionista italiano scomparso è stato individuato oggi sulle Blue Mountains“.

Dichiarava pochi giorni fa la polizia dello Stato australiano del nuovo Galles del Sud in un comunicato pubblicato sul proprio sito. Il giovane “di 24 anni era scomparso mercoledì scorso” – si legge – con chiaro riferimento al ragazzo; senza mai citarlo per nome.

La polizia del posto ha iniziato, in data 2 febbraio, le operazioni di recupero del cadavere di Mattia Fiaschini.

Il coroner, conseguentemente, stabilirà le cause della morte. Ma per ora, risuonano solo gli echi del dolore di chi amava Mattia.

Dagli amici che ancora sotto shock lo ricordano; alla famiglia che con grande coraggio si fa forza e regge a un dolore straziante e che, prontamente, affronta il viaggio per l’Australia. Un dolore che lo stesso Rodolfo Fiaschini, padre del ragazzo, condivide su Facebook:

“Mattia siamo quasi arrivati, dacci la mano e supereremo ogni prova, sconfiggeremo tutte le paure. Poi torniamo a casa”.

Parole di conforto e coraggio che lo stesso, attinge parlando con il figlio. Un figlio come pochi.

Il ricordo

Il 24enne di Cesenatico, ha sempre vissuto in famiglia. A seguito del diploma, presso il liceo scientifico Enzo Ferrari, aveva deciso di intraprendere la sua avventura in giro per il mondo.

La sua più grande passione, l’escursionismo unito all’amore per la natura, lo rendeva anche un esperto Trekker.

Non a caso portava con sé una lunga esperienza, con scalate di livello internazionale. Operazioni  molto importanti e altrettanto impegnative.

A seguito del grave incendio sviluppatosi in Australia nelle scorse settimane, Mattia decide di recarsi da solo sulle Blue Mountains, per vedere in prima persona i danni lasciati al territorio.

Ma nella giornata di mercoledì, dopo uno scambio di messaggi con il padre, il giovane non da più sue notizie.  Quando l’indomani, giovedì 30 gennaio, non si presenta al lavoro, scatta l’allarme al quale seguiranno le ricerche e, la conseguente notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere.

Il Cordoglio

Mattia lascia un vuoto incolmabile. Gli amici della città d’origine mantenevano con lui vividi rapporti. Legami indissolubili, che da sempre, condividevano con lui le emozioni dei viaggi e delle sue esperienze. Ora, a seguito del riconoscimento della salma, saranno le autorità competenti a decidere le disposizioni. Nella fattispecie se disporre l’autopsia e aprire un’inchiesta. Questo per far luce qualora dovessero subentrare elementi sospetti nella morte del giovane.

Purtroppo a tutt’oggi, stando alle fonti, i genitori non sono ancora riusciti a riconoscere la salma causa la procedura d’identificazione che è molto lenta e strettamente burocratica. Ad ogni modo, nel caso fossero riscontrati dettagli importanti, i tempi del rimpatrio in Italia, e funerali di Mattia si allungherebbero notevolmente.

“È una tragedia che tocca tutta la nostra comunità“. Si esprime con queste parole Matteo Gozzoli, il sindaco di Cesenatico. Commentando la morte dell’escursionista 24enne Mattia Fiaschini.

“Un ragazzo che perde la vita in quelle circostanze nel posto che ama lascia senza parole. L’amministrazione comunale si stringe nel dolore alla madre, al padre e a tutti i familiari di Mattia per questa grande tragedia che ha colto tutti nel profondo”.

Concludeva con queste parole il sindaco, nel giorno in cui si recava a dare le condoglianze ai genitori del giovane.