7 luoghi spettrali: fenomeni paranormali

7 luoghi spettrali: fenomeni paranormali

Chi di voi, almeno una volta nella vita, non ha visto o sentito parlare di “Shining“, il film del 1980 diretto da Stanley Kubrick? La pellicola, tratta dal romanzo omonimo di Stephen King si ispira allo storico ed inquietante hotel del Colorado, luogo, come altri, considerato lugubre e dove, a detta di molti, sono stati segnalati fantasmi e altri fenomeni inspiegabili. Ora però, con i piedi ben piantati a terra, vi raccontiamo dei 7 luoghi spettrali che hanno ispirato romanzi e lungometraggi.

I 7 luoghi spettrali dedicati al paranormale

 1. RMS Queen Mary (Long Beach, California).

Realizzato in Scozia negli anni ’30 per la compagnia Cunard, questo transatlantico ha trasportato passeggeri attraverso l’Atlantico dal 1936 al 1967. Durante i primi anni, celebrità di Hollywood, reali britannici e altri ospiti illustri, viaggiarono a bordo di questa nave di lusso lunga 1.019 piedi, progettata per ospitare circa 1.900 passeggeri insieme a 1.100 ufficiali ed equipaggio. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Queen Mary fu convertita in nave da guerra e dipinta di grigio, tanto da meritare il soprannome di Grey Ghost.

Nell’ottobre del 1942, al largo delle coste irlandesi, la Grey Ghost entrò accidentalmente in collisione con una delle sue navi di supporto, la HMS Curacoa, e la squarciò a metà; più di 300 membri dell’equipaggio della Curacoa morirono. Dopo la guerra, durante la quale la Queen Mary trasportò più di 765.000 militari (tra cui circa 16.000 durante un viaggio da New York alla Gran Bretagna), la nave tornò in servizio come nave di lusso. Nel 1967, dopo aver completato 1.001 traversate transatlantiche, la Queen Mary fu ritirata e ormeggiata in modo permanente a Long Beach, dove fu aperta al pubblico alcuni anni dopo. Da allora, alcuni visitatori hanno affermato che la nave è infestata da presenze, descrivendo episodi come la visione di persone che nuotavano nella vecchia piscina della nave, priva di acqua, o l’ascolto di urla di marinai, accompagnate dal suono della collisione con il Curacoa.

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2. Hotel Stanley (Estes Park, Colorado).

Celebre per aver ispirato il romanzo horror “Shining” di Stephen King del 1977, l’hotel è stato aperto agli ospiti nel 1909 e prende il nome dal suo proprietario originario, F.O. Stanley, cofondatore di una società che produceva automobili con motore a vapore nota come Stanley Steamers. Stanley, originario del Maine, e suo fratello gemello produssero i primi veicoli alla fine del 1890. Nel 1903, F.O., che soffriva di tubercolosi, arrivò a Estes Park, sperando che l’aria di montagna potesse fornirgli una cura. In seguito acquistò un terreno da un nobile anglo-irlandese, sul quale iniziò a costruire l’hotel nel 1907. Alla fine di ottobre del 1974, Stephen King e sua moglie soggiornarono allo Stanley e furono gli unici ospiti, vi ricorda qualcosa? l’esperienza servì da spunto per il suo libro best-seller su un custode fuori stagione di un vecchio hotel nelle Montagne Rocciose del Colorado.

Oggi si dice che i fantasmi di F.O. Stanley e di sua moglie, Flora, vaghino per l’hotel. Inoltre, la leggenda narra che nel 1911 una cameriera che trasportava una candela accesa, durante un temporale, entrò nell’attuale stanza 217, che aveva una fuga di gas non rilevata. L’esplosione che ne derivò fece precipitare la cameriera nella stanza sottostante; si ruppe entrambe le caviglie ma continuò a lavorare nell’hotel fino alla sua morte, avvenuta decenni dopo. Da allora, si dice che il suo presunto fantasma abbia infestato la stanza, talvolta anche svolgendo mansioni di pulizia. Nel corso degli anni sono stati segnalati anche casi di luci che si accendono e si spengono da sole, oggetti che si muovono e suoni inspiegabili di bambini che corrono nei corridoi.

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3. Fort Mifflin (Filadelfia, Pennsylvania)

Commissionato nel 1771, questo sito è stato una postazione militare americana per quasi due secoli. Nel 1777, durante la Guerra rivoluzionaria, l’esercito britannico assediò il forte – in quello che fu il più grande bombardamento dell’intera guerra – ma fu tenuto a bada per più di un mese dalle forze americane. Le azioni degli americani permisero all’esercito di George Washington di trasferirsi in sicurezza a Valley Forge, dove si riposò per l’inverno. Il forte fu ricostruito e successivamente servì come prigione militare dell’Unione durante la Guerra Civile e come deposito di munizioni durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, prima di essere dismesso nel 1954.

Oggi Fort Mifflin sarebbe infestato da una serie di spettri, come l’Uomo senza volto, che si ritiene sia il fantasma di Billy Howe, l’unico prigioniero della Guerra Civile mai giustiziato al forte per impiccagione, e di una Donna che urla, la cui identità è incerta ma le cui grida si dice siano così forti da far chiamare la polizia.

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4. Riformatorio di Stato in Ohio (Mansfield, Ohio)

Aperto dal 1896 al 1990, il penitenziario ha ospitato più di 150.000 uomini nel corso della sua storia. Si trova ubicato su un terreno, un tempo utilizzato come campo di addestramento per i soldati della Guerra Civile. La struttura fu creata per riabilitare i giovani detenuti di sesso maschile. L’intento è dare loro la possibilità di imparare un mestiere. Inizialmente il concetto funzionò e i tassi di recidiva furono bassi. Tuttavia, a metà del XX secolo il riformatorio fu trasformato in un carcere di massima sicurezza. L’enorme struttura in pietra, costruita sul modello dei castelli europei medievali, comprendeva un blocco di celle in acciaio a sei livelli. Definito il più grande del suo genere, anche se molte celle erano di soli due metri per tre e ospitavano due persone, il luogo fa storia.

Le cause legali per il sovraffollamento e altre condizioni al di sotto degli standard portarono alla chiusura della struttura, nel 1990. Alcuni anni dopo, qui sono state girate le scene del film del 1994 “Le ali della libertà“.

Oggi il sito è una meta popolare per i cacciatori di fantasmi. Riferiscono di aver sentito voci e passi inspiegabili. E, ancora, di aver percepito presenze sconosciute all’interno della prigione abbandonata. Tra queste, si dice che nel luogo continui a vagare quella della moglie di un direttore che nel 1950, fu ferita a morte dopo aver accidentalmente fatto cadere una pistola carica da uno scaffale dell’armadio.

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5. Isola delle Bambole/Isla de las Munecas (Xochimilco, Messico)

Situata lungo i canali del quartiere di Xochimilco, a sud di Città del Messico, questa piccola isola è caratterizzata dalla presenza di alberi con bambole appese. Alcune delle quali senza testa o senza arti. La leggenda narra che decenni fa un uomo di nome Don Julian Santana Barrera scoprì il corpo di una ragazza annegata vicino all’isola. Poco dopo, Barrera notò una bambola che galleggiava nello stesso specchio d’acqua e decise di appenderla a un albero come ricordo della ragazza morta.

In breve tempo, raccolse vecchie bambole e, senza preoccuparsi di ripararle o pulirle, le appese agli alberi. Il tentativo è di confortare lo spirito della ragazza deceduta. Si presume che Barrera considerasse tutte le bambole come possedute. Alcuni abitanti del luogo, hanno poi affermato che le bambole parlano tra loro.

Barrera continuò a riempire gli alberi di bambole fino al 2001. In quell’anno annega sfortunatamente nel canale. Lo stesso in cui, anni prima, la ragazza a cui aveva dedicato questo inquietante santuario, avrebbe subito lo stesso destino.

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6. Foresta di Aokigahara (Giappone)

Situato alla base del Monte Fuji, è denominata Foresta dei Suicidi. Questo sito è il luogo di suicidio più comune in Giappone. Il tasso di decessi è superiore a quello di molte altre nazioni industrializzate. Un romanzo del 1960, dell’autore giapponese Seicho Matsumoto, ha contribuito a rendere popolare la Foresta di Aokigahara. Ma il traguardo è triste, poiché incentrata sul suicidio.

Nel libro, l’eroina vi si reca per porre fine alla sua vita. La leggenda narra che, nell’antichità, alcune famiglie che soffrivano di carenza di cibo a causa di una carestia o di altre avversità abbandonavano i parenti anziani nella foresta per farli morire. Si dice che i fantasmi di coloro che furono abbandonati tormentino il luogo.

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7 luoghi spettrali photo@free-web: da https://flickr.com – by Simon Desmarais
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7. Casa Whaley (San Diego, California)

Nel 1857, sette anni dopo che la California divenne uno Stato, il commerciante Thomas Whaley costruì questo edificio. Realizzato in mattoni, a due piani, per la sua famiglia. Nello stesso punto, anni prima, aveva assistito all’impiccagione di un ladro. Il nome di quest’ultimo è Yankee Jim Robinson. Nessuno poteva immaginare che ben presto la tragedia potesse colpire gli occupanti della nuova residenza. Nel 1858, il giovane figlio di Whaley morì di scarlattina. Uno dei suoi negozi fu distrutto da un piromane. Più tardi, nel 1885, la figlia di Whaley si uccise in casa dopo il fallimento del suo breve matrimonio .

Nel corso della storia, la casa è stata infestata da alcune presenze. Si pensa subito a Yankee Jim Robinson. Poi a Thomas Whaley e sua moglie. Persino di alcuni animali domestici della famiglia Whaley. Inoltre, i visitatori dell’edificio hanno riferito di aver avvertito presenze legate a un periodo della fine degli anni Sessanta del XIX secolo, quando il sito era utilizzato sia come teatro che come tribunale. La casa, che è rimasta di proprietà della famiglia Whaley fino agli anni Cinquanta (oggi è un museo), sarebbe stata teatro di una serie di altre attività inquietanti, tra cui finestre e porte che si aprivano da sole e rumori, voci e odori inspiegabili.

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photo@ https://commons.wikimedia.org/ Photographer Jack Boucher  (1931–2012) – 7 luoghi spettrali

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